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mercoledì 11 agosto 2010

I commissari: dividere le prove A e B


Alto Adige — 10 agosto 2010 pagina 13 sezione: CRONACA

BOLZANO. Le carriere del patentino A e B potrebbero essere separate. La proposta è stata fatta dai commissari del Servizio di bi- e trilinguismo e sembra trovare una sponda interessata nel presidente della Provincia. Luis Durnwalder, infatti, rispondendo a un’interrogazione presentata dai Verdi riferisce della richiesta delle commissioni «che propongono la separazione dell’esame scritto per i due gradi di certificazione». Oggi, infatti, la prova è comune e prevede un unico testo, salvo poi differenziarsi di fronte all’ostacolo dell’orale. «Non esiste - replica Durnwalder - un nesso diretto tra l’alto numero di bocciati nella carriera B e il fatto che il compito scritto sia lo stesso del massimo della certificazione. In generale, piuttosto, è stato notato che i candidati al patentino A sono solitamente più preparati perchè vedono la prova in un’ottica professionale. In occasione della revisione dei criteri di valutazione e l’accertamento della conoscenza linguistica per il 2010, comunque, sarà presa in considerazione l’opportunità di predisporre due percorsi totalmente diversi». L’uniformità, introdotta nel 1998, potrebbe dunque vacillare. Nella risposta all’interrogazione segue poi una lunga analisi sulla figura professionale dei commissari che vengono scelti in intesa tra il Commissariato di Governo e la Provincia e devono essere in possesso di un curriculum che testimoni la formazione linguistica e, logicamente, dell’attestato di conoscenza della lingua tedesca e italiana. Tutte le domande, poi, vengono messe in fila in una graduatoria: proprio come avviene per le cattedre scolastiche. Da qui, mano a mano, si procederà al turnover, piuttosto frequente e con un limite massimo di tre mandati a commissario. Nel triennio 2008-2010 si sono tenuti corsi di formazione e seminari specifici per i giudicanti, così come un programma di 11 aggiornamenti. Curiosamente, in sette anni, l’unico approfondimento formativo su undici dal titolo italiano si è tenuto nel lontano 2003. Come vengono pagati, però, i commissari? Essenzialmente a gettone di presenza e possono dare una disponibilità massima di tre giorni alla settimana. Per la formazione, invece, la Provincia ha speso 4.900 euro. Una lacuna è sicuramente la mancanza di incontri di autovalutazione, mentre si sono tenute specifiche riunioni per cercare di uniformare il più possibile il sistema di valutazione tra le differenti commissioni esaminatrici. (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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