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martedì 3 agosto 2010
Giovane schiacciato dal trattore
Alto Adige — 01 agosto 2010 pagina 25 sezione: PROVINCIA
RODENGO. Stava lavorando sul trattore alla catasta di legna del campo di famiglia a Rodengo quando il mezzo lo ha disarcionato e, ribaltandosi, lo ha intrappolato a terra. È successo ieri nel tardo pomeriggio a un ragazzo di 26 anni, H.N. che intorno alle 18.30 è rimasto schiacciato dal trattore con il quale stava lavorando nei campi di proprietà della famiglia. Subito intervenuto sul posto l’elisoccorso Pelikan 2 dell’Aiut Alpin di Bolzano che ha trasportato il giovane al pronto soccorso dell’ospedale del capoluogo con un politrauma diffuso. In un primo momento le condizioni del giovane sono sembrate gravissime, tanto da indurre i sanitari ad effettuare un intervento chirurgico immediato. Con il passare delle ore la prognosi è rimasta riservata Non del tutto chiara, comunque, la dinamica dell’incidente. Secondo i Carabinieri della stazione di Bressanone, intervenuti immediatamente sul posto per i primi accertamenti, il trattore deve aver effttuato una doppia capriola prima di ricadere sul corpo dell’agricoltore. Possibile che nelle operazioni di spostamento della legna qualcosa non sia andato per il verso giusto facendo perdere il controllo del mezzo al ragazzo. Il giovane è molto conosciuto in paese e ieri sera i suoi amici si sono ritrovati al bar per discutere dell’incidente e provare a rintracciare informazioni tenendosi aggiornati sulle sue condizioni salute. Sicuramente il ragazzo della valle d’Isarco non era un dilettante allo sbaraglio: molto spesso, stando ai racconti di chi lo conosce bene, si presta ad aiutare i lavori nel maso in località San Benedetto. L’incidente avvenuto a poche ore dalla tragedia che ha colpito un giovane operaio della val Sarentino, riaccende la polemica sulla sicurezza nel mondo del lavoro in Alto Adige. Sulla questione interviene Maurizio Albrigo, sindacalista della Cisl. «Purtroppo dobbiamo tutti concentrarci maggiormente sull’informazione e i controlli che vengono fatti sui datori di lavoro e le aziende. In generale non possiamo accettare che gli incidenti si susseguano con questa frequenza». Il ribaltamento dei trattori, comunque, non è un evento nuovo nel mondo dell’agricoltura. «Purtroppo ci troviamo di fronte a un lavoro dove spesso il mezzo di trasmissione del sapere non è altro che l’insegnamento familiare. Difficile, quindi, che i giovani siano tutti formati professionalmente in modo da sapere sempre fino a che limiti si può spingere un mezzo nelle varie operazioni. A volte anche solo una pendenza insolita è in grado di provocare l’incidente». (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA
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