Alto Adige — 11 agosto 2010 pagina 16 sezione: CRONACA
BOLZANO. Ha dell’incredibile la storia di Agron Salihi, kosovaro di 23 anni, topo d’appartamento professionista. Il furto in abitazione sembra essere un’ossessione per questo giovane che non si è fermato nemmeno davanti a un decreto di espulsione e 16 anni di condanna inflitti dal Tribunale di Bolzano. Anzi, appena uscito dal foro cittadino ha pensato bene di “celebrare” la sentenza rovistando in alcune stanze di una casa di via San Maurizio, salvo farsi scoprire dai proprietari. Non contento, mentre gli uomini della squadra volante della questura erano sulle sue tracce, Salihi ha cercato di entrare in altre tre abitazioni nella zona di Ponte Adige. Dopo alcune ore di ricerca gli agenti hanno trovato il ragazzo kosovaro. Dove? Ovviamente all’interno di un’abitazione in via Bivio, dove era entrato con effrazione nascondendosi dietro ai bancali per la raccolta delle mele. Arrestato, è stato portato in carcere. Già nei giorni scorsi, comunque, Salihi aveva dato prova della sua ossessione. Il ragazzo era stato riportato in Italia dalle autorità austriache perchè pizzicato a rubare in una casa a Bressanone, poche ore dopo che la questura di Bolzano gli aveva intimato di lasciare lo Stato entro cinque giorni. Condannato a 16 mesi senza possibilità dell’espulsione coatta perchè ancora non trascorsi i cinque giorni è stato lasciato in libertà. Subito sfruttata per entrare in qualche casa. (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA
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