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domenica 22 agosto 2010

Firmiano: no al parco sulla discarica


Alto Adige — 21 agosto 2010 pagina 18 sezione: CRONACA

BOLZANO. Fa discutere l’idea del Comune di predisporre un’area giochi sul parco che prenderà il posto della discarica a Castel Firmiano. Tanti i genitori contrari, ma c’è anche chi saluta con favore l’eventuale iniziativa. L’Appa, intanto, per bocca di Giulio Angelucci frena e chiede di essere consultata. Il parco sulla discarica in via Castel Firmiano spacca i residenti di Firmian, il rione più vicino alla collina dove, come proposto dal Comune durante il sopralluogo, potrebbe essere predisposta una zona ludico-ricreativa. Nel nuovo parco del quartiere genitori e passanti si mostrano piuttosto scettici, anche se non mancano le voci favorevoli. «Non mi sembra il caso - comincia Lisa Mengarda - di costruire un luogo per bimbi lì sopra». Carlo Lonzi, invece, arriva da Trento e cerca una mediazione: «Immagino possa lasciare perplessi, ma ritengo venga fatta una bonifica prima di creare il parco. Le misure di sicurezza sono restrittive, quindi non mi allarmerei». Alexia Stricker, invece, mette le mani avanti. «io i miei figli non li porterei mai a giocare in un posto simile». «Abbiamo costruito un ospedale su una zona paludosa - premette provocatoriamente Mauro Mercurio - appurando, peraltro, l’esistenza in passato di scorie pericolose. Evidente che non ci si possa scandalizzare per un parco sopra una discarica bonificata». Antonia Trapani è scettica: «Mi sembra una soluzione esagerata». Anche Jasmine Pilloni è contraria: «Assolutamente non mi pare una buona idea. Io non ci vado». Ionida Bilcari e Kayana Nertila, invece, non si crucciano più di tanto: «Più verde mettono a disposizione meglio è». Claudio Martinelli, poco più in là, scuote la testa. «Non la trovo una soluzione accattivante. Capisco le perplessità». Troviamo anche un gruppo di ragazzi prende il sole sull’erba. «Per noi, con un’adeguata bonifica, si può fare» l’opinione di Daniel Iardino ed Emil March, mentre Carlotta Magliacchi e Rebecca Gonnelli ribattono: «Pensare di mandare a giocare i bambini dove prima c’erano i rifiuti non è ammissibile». A cercare di mettere un poco d’ordine ci prova Giulio Angelucci, direttore dell’ufficio gestione rifiuti dell’Appa: «Il progetto presuppone una progressiva rinaturalizzazione della zona, ricalcando quello che è il paesaggio naturale del lago di Monticolo e collegando così le due aree. Le infrastrutture, secondo quanto pianificato, dovrebbero essere molto blande e non prevederebbero giochi». C’è, però, l’idea di creare un luogo ricreativo. «Ho sentito dai media, ma posso solo dire che qualsiasi modifica impone una ridiscussione del progetto, con un nuovo iter istituzionale e le relative approvazioni, tra cui anche la nostra». La bonifica, però, dovrebbe definitivamente rendere salubre lo spazio. «Esatto. Prima si procede a una impermeabilizzazione della superficie, poi si passa alla captazione del pergolato: alla fine non ci sarà alcun tipo di rischio nel fruire di quello spazio verde. Dubito, comunque, che possano esserci delle modifiche sostanziali al progetto. La zona di Monticolo, infatti, presenta delle caratteristiche piuttosto e la possibilità di salvaguardarle con un ampliamento non può essere scartata a cuor leggero». © RIPRODUZIONE RISERVATA - Alan Conti

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